\paperw8895 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 Del suo primo soggiorno romano (1496-1501) restano due opere: il \i Bacco\i0 , eseguito su commissione del cardinale Riario e po
i acquistato da un altro appassionato collezionista di antichitα, Jacopo Galli (ora, Firenze, Museo nazionale) e la \i Pietα\i0 commissionata (1498) dal cardinale francese Jean de BilhΦres, destinata alla rotonda di S. Petronilla (cappella dei re di Fra
ncia), presso lÆantica basilica di S. Pietro (passata nella antica sagrestia fu poi collocata nella prima cappella della navata destra della nuova basilica di S. Pietro). Emblematiche per le soluzioni formali strettamente connesse alla personale interpre
tazione dei soggetti, profano e sacro, travalicando i punti di riferimento della statuaria classica lÆuno, e del nordico \i Vesperbild\i0 (tema certamente familiare al committente) lÆaltra, le due opere rivelano anche quanta importanza nella formazione
di Michelangelo abbiano avuto le esperienze della scultura del Quattrocento, oltre a Donatello, Verrocchio e specialmente Benedetto da Majano. A dare fama a Michelangelo fu soprattutto la \i Pietα\i0 , posta in un luogo pubblico, lÆunica opera sulla qual
e lÆartista pose la sua firma: al di lα della veridicitα dellÆaneddoto vasariano che racconta come Michelangelo firm≥ la \i Pietα\i0 per affermarne la paternitα misconosciuta da alcuni visitatori, lÆepisodio richiama la preoccupazione costante di Michel
angelo di salvaguardare le sue ôinvenzioniö, come emerge spesso nel suo epistolario, preoccupazione che lo port≥ anche alla drastica soluzione di bruciare molti suoi disegni. Al primo soggiorno romano appartengono due significativi, seppure incompiuti, d
ipinti su tavola, conservati nella National Gallery di Londra: la \i Madonna di Manchester\i0 (cosiddetta perchΘ rivelata al pubblico e alla critica in una mostra tenuta a Manchester nel 1857) e la \i Deposizione\i0 . A lungo dibattuta la loro autografi
a e datate da parte della critica intorno al 1510, queste opere, seppur non sostenute da prove documentarie esplicite (ma la \i Deposizione\i0 per molti versi corrisponde allÆopera commissionata a Michelangelo dai frati della chiesa di S. Agostino nel 1
500), ben sÆinseriscono nel periodo giovanile di Michelangelo, rivelando, pi∙ di quanto lÆartista stesso volesse ammettere, la sua formazione nella bottega del Ghirlandaio e allo stesso tempo la sua originalitα nelle soluzioni formali e iconografiche.